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40° di rifondazione

Nel 2018 sono iniziati i festeggiamenti per il 40° della rifondazione dell’Associazione Filarmonica Maniago, all’interno dei quali sono stati ospitati alcuni concerti dell’iniziativa “Bande in Festa 2018”, patrocinata dall’ANBIMA provinciale. I gruppi bandistici in programma sono stati sette: Gruppo Musicale Medunese, Filarmonica di Roveredo in Piano, Filarmonica di Valvasone, Banda “A.Cesaratto” di Vivaro, Filarmonica di Valeriano, Amici della Musica di Tamai, Filarmonica di Bagnarola e si sono esibiti presso il Borgo Coricama nelle serate di venerdì e sabato dal 6 al 14 luglio. Martedi’ 24 luglio la Filarmonica Maniago ha concluso l’evento con il Concerto Celebrativo.

I festeggiamenti estivi hanno compreso anche la gita a Riva del Garda, svolta il 23 e il 24 giugno 2018 e il gemellaggio con il Corpo Bandistico di Riva.

GIUSEPPE BRANDOLISIO

primo direttore nel 1978

Mentre si ricorda quel bellissimo 24 luglio 1978 che vide la rifondazione della Filarmonica Maniago dopo circa vent’anni di sofferto silenzio, non si può dimenticare Giuseppe Brandolisio, familiarmente chiamato “Bepeto”, primo maestro a guidare i suonatori per un anno circa sia nelle prove che nelle uscite in particolare feste della comunità maniaghese.
L’entusiasmo e il “tuttinsieme” tra Consiglio Direttivo, Maestro e bandisti erano alle stelle. L’amicizia regnava sovrana e il numero dei suonatori in continuo aumento. L’appartenenza alla Filarmonica costituiva vanto ed orgoglio presso amici e concittadini.
In poco tempo il Maestro preparò i suonatori ad eseguire brani musicali di forte impegno. Lui stesso per primo era entusiasta di poter dirigere la banda. La sua direzione era particolarmente calorosa, vigorosa, precisa… Basti nominare la marcia “Borgosesia” o le “Villotte n. 1” per ricordarlo immerso nella musica che poi concludeva sì con il gesto della mano, ma non senza un saltino sulla pedana per il colpo di chiusura.
E chi, da allora, siede ancora tra i suonatori attuali, ricorderà che per un suono più soft, meno metallico, meno aspro, diceva ai clarinetti (lui Primo clarinetto): “Bagnarse il lavro, bagnarse il lavro”.
Per quanto e come ha tenuto alta la bandiera musicale di Maniago (pochi anni prima aveva dato vita alla Corale Maniaghese e la diresse fino all’ultimo; era anche organista della parrocchia), Giuseppe Brandolisio meriterebbe molto di più di queste poche righe. Lo spazio è davvero poco. Il suo ricordo però è sempre vivo.

Edoardo Borean

MARCIA “MANIAGO”

Nell’ottobre del 2018 si è realizzata un’importante iniziativa, voluta dal maestro Lorenzo Marcolina e dal Consiglio Direttivo della A.F.M. e finanziata dall’Amministrazione Comunale: il recupero di alcuni brani originali, presenti nell’archivio musicale dell’Associazione, con lo scopo di ricostruire almeno in parte il percorso storico musicale della Filarmonica.
I maestri del passato hanno scritto alcuni pezzi per la banda, lasciando così traccia del tipo di repertorio che veniva eseguito, del gusto musicale dell’epoca, del livello musicale dei suonatori.
Il maestro Tandelli è stato direttore della Filarmonica Maniago dal 1940 al 1948. Durante tale periodo ha composto alcuni brani tra cui la marcia “Maniago”, lavoro originale che probabilmente risale al 1946.
In archivio sono state recuperate, da vari libretti vecchi, alcune parti di questa marcia manoscritte dello stesso maestro Tandelli. Il maestro Marcolina, da esse, ha realizzato una prima partitura riproducendo fedelmente le parti originali, successivamente ha prodotto una seconda stesura della partitura, aggiungendo solo le parti indispensabili, facendo riferimento anche alle modifiche lasciate del maestro Marti.
Nella terza e ultima stesura la partitura è stata arricchita con strumentazione moderna e pezzi riportati con la corretta trasposizione. Le parti mancanti sono state aggiunte riprendendo, dove possibile, passaggi già presenti e le armonie sono state rese più chiare ed eventualmente completate.
Il risultato ottenuto dal lavoro del maestro Marcolina è certamente lodevole e la Filarmonica Maniago è orgogliosa di riproporre alla cittadinanza maniaghese la marcia “Maniago”, riportando alla luce un pezzo importante della propria storia.